Festambientesud winter: qualche fotografia

fotografia

Partiamo dalla fine. Ovvero prima di pubblicare qualche fotografia, non un vero e proprio lavoro, ma una passione, dovrei aggiornare l’intero portfolio con i lavori a stampa (brochure, flyer, manifesti, t-shirt), i lavori editoriali e i siti web fatti da giugno a oggi, ma andare a ritroso forse mi viene più facile.

Quest’anno, festambientesud, il festival di legambiente per il sud Italia con cui collaboro dal 2013, nella sua versione invernale non avrebbe dovuto tenersi. Le solite storie tristi di crisi, fondi latitanti e scoperti bancari ma, grazie alla tenacia e alla fermezza della macchina organizzativa, capitanata da Franco Salcuni, si è riusciti a tirare su un festival low budget e, forse inaspettatamente, (ma come sempre) meraviglioso.

Tra i vari eventi e presentazioni, i due fantastici artisti soggetti delle mie foto:

RAFFAELE CASARANO

Raffaele Casarano, considerato (e a ragione) uno dei più talentuosi esponenti della nuova generazione di jazzisti italiani, che ci presenta, in solo, “Medina“, il suo ultimo lavoro. Con lui e con la sua musica percorriamo strade affollate, mercati, voci, ci perdiamo nella Città e ci lasciamo dondolare dal suono del mare.

Con Raffaele, che tra le altre cose è anche il direttore artistico del Locomotive jazz festival, nasce il progetto Un ponte di note, un legame e una collaborazione tra due festival e due luoghi meravigliosi della Puglia: Festambientesud sul Gargano a fine luglio e il Locomotive jazz festival in Salento a inizio agosto.

 

 

GIANLUCA PETRELLA

Cosa dire poi di Gianluca Petrella? Wikipedia lo introduce così: 

Gianluca Petrella (Bari, 14 marzo 1975) è un trombonista italiano, considerato fra i più dotati trombonisti jazz internazionali, avendo vinto nel 2006 e nel 2007 la classifica per i migliori artisti emergenti del jazz mondiale stilata dalla rivista statunitense Down Beat.Wikipedia

Il resto potete leggerlo lì, io ho solo avuto la conferma che si tratta di un gigantesco genio della musica, pieno di energia e con un’immensa capacità di trasmetterla a chi lo ascolta. È riuscito a tenere incollata alla poltrona per circa due ore, una platea eterogenea con un’età variabile dai 20 ai 60 anni (con conseguente richiesta di bis). Una musica che ti trasporta da New Orleans a Buscaglione, dagli “sperimentatori” degli anni ’70 alla musica elettronica contemporanea. I suoi non sono brani o canzoni, ma come lui li definisce sono “situazioni”. Insomma Gianluca Petrella, come scherzosamente si definisce, è un musicista situazionista.

Nota negativa: al buio e con lui in frenetico movimento è quasi impossibile fotografarlo.